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Posts Tagged ‘pane’

Ricerche accurate effettuate nel sud della Danimarca, utilizzando il carbonio 14 hanno accertato che il cosiddetto “sacco di San Francesco” è effettivamente del XIII secolo.

La leggenda  relativa a questa reliquia narra che  il Santo avesse inviato dalla Francia nel 1224 un sacco pieno di pane chiesto al re dell’epoca, Luigi VIII al convento di Folloni in provincia di Benevento, dove era nevicato ed imperversavano i lupi, utilizzando come “mezzo” il volo di angeli.

Sta di fatto che solo una grandissima Fede può far credere ad una storia così raccontata, infatti:

  • Non si ha, o perlomeno non si trova conferma del fatto che san Francesco sia stato in quell’anno oltralpe,
  • Non si ha conferma dell’incontro tra il Santo e il re (che era appunto Luigi VIII),
  • Non si sa se il re abbia effettivamente donato a Francesco del pane,
  • Sul sacco in questione, infine, non esiste il luogo di provenienza, per cui non sapremo mai chi fu il benefattore del convento di Folloni.

Ne consegue che le uniche verità sulla leggenda sono,  come sopra detto che il re era Luigi VIII e che del pane sia giunto a Folloni.

Dalle analisi risulta che il sacco avesse contenuto del pane, ma il modo nel quale è pervenuto resta un mistero. Le stesse hanno rivelato altresì che il sacco è stato fabbricato in un periodo che va dal 1220 (quindi con il Santo vivente) e il 1295 (quindi con il Santo morto da settant’anni).  A seconda dell’anno esatto, che nessuno saprà mai, la leggenda potrebbe essere in parte vera o del tutto falsa

Poi il sacco è stato utilizzato come tovaglia da altare ed infine frammentato e distribuito in molte parti del mondo francescano, fino a che nel 1732  questa reliquia è stata messa dentro una teca per proteggerla e qui dimenticata. Fino a oggi.

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In questi giorni in Brasile si sta disputando la Fifa Confederation Cup, una manifestazione calcistica in preparazione del Mondiale 2014. Partecipano a questo torneo otto squadre: il paese organizzatore, la squadra campione del mondo e i sei vincitori di trofei continentali.

Secondo la Fifa dovrebbe esistere una democrazia, per cui ogni paese ha un voto. Diverso è però il “peso specifico” della nazione: capita così che a rappresentare l’Oceania è la piccola Tahiti perchè l’Australia, deputata a farlo, è stata inserita nel continente asiatico ed Israele in Europa. (Chissà se in un prossimo mondiale la “piccola” Danimarca sarà assegnata al continente americano, visto che la Groenlandia fa parte politicamente di quella nazione).

La manifestazione è caratterizzata da problemi politici e sociali, che vanno a toccare gli interessi dei cittadini.

Il Brasile, la Russia, l’India e la Cina, rappresentano l’economia emergente, meglio conosciuta con l’acronimo di “Bric”, oggetto, tra l’altro, di un argomento della Maturità 2013.

Così queste partite di calcio disputate in Brasile hanno un “contorno” poco gradito di persone che protestano contro il governo, accusato di spendere troppi soldi in manifestazioni sportive importanti (dopo i Mondiali ci saranno le Olimpiadi) e di non curarsi del fabbisogno del popolo, quale salute, istruzione…)

Il governo, per reprimere questi disordini, invia l’esercito, non accorgendosi di andare  contro al volere della piazza, appoggiata anche da alcune star della nazionale verdeoro.

Gli antichi romani, per mascherare i problemi, davano pane e divertimenti. Avendo ricevuto il divertimento, sarebbe l’ora del pane.

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