Mi è capitato di leggere che agli eredi del senatore a vita Giulio Andreotti, deceduto qualche tempo fa, verrà corrisposta la “modica” somma di un milione di euro.
Si tratta della “pensione” accantonata durante il suo lungo mandato politico.
Andreotti, dunque “valeva” per lo Stato questa somma.
Fin qui potrebbe andare “bene”, ma in questo articolo leggo che tutti i senatori a vita dovranno “per legge” percepire la medesima somma, anche se, per ipotesi, la loro militanza politica è inferiore ai sessant’anni.
Ecco lo scandalo: uno Stato basato sul lavoro (e relative pensioni) si preoccupa di dare delle ingenti “buonuscite” ai parlamentari. Quanto percepiranno gli eredi del “Nano” di Arcore?
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