Il 25 Novembre viene commemorata la “Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne,” persensibilizzare l’opinione pubblica su questo annoso ed angoscioso problema sociale.
Colonna sonora della giornata, “Ciuri di Strata“, cantata da Olivia Sellerio, anche colonna sonora di un episodio del commissario Montalbano.
Si è scelta questa musica per affermare che le donne oggetto di violenze o femminicidi vengono paragonate a fiori (ciuri) che, anziché essere amati, rispettati e “coltivati”, vengono recisi brutalmente da mani assassine e da queste gettati via sulla strada.
Questo tipo di comportamento risiede in persone che si ritengono padroni della vita umana a causa di condizioni sociali disagiate, religioni prevaricanti o di condizioni salutari abbastanza gravi (alcolismo, uso di sostanze…)
Esempi di quanto intendo parlare, sono la ragazza musulmana uccisa dalle botte dei familiari perché voleva vestire all’occidentale e come tale vivere o quella dell’avvocatessa sfregiata con l’acido da colui che diceva di amarla.
Persone violate, maltrattate, uccise, crimini da ricordare per far in modo che non capitino più. O anche questa rimane un’utopia?