L’undici Luglio c.a. si gioca nello stadio di Wembley, a Londra la finale del Campionato europeo di calcio tra l’Italia e l’Inghilterra (in ordine di qualificazione).
La nostra nazionale ha raggiunto questo traguardo battendo nell’ordine la Turchia, la Svizzera, il Galles, l’Austria ai tempi supplementari, il Belgio ed infine la Spagna ai calci di rigore.
Ma l’undici Luglio è una data storica importante per la nazionale di calcioitaliana perchè trentanove anni fa l’Italia ha giocato un’altra finale: quella contro la Germania Ovest ai mondiali di Spagna 1982.
Quella sera la nostra squadra , allenata dal ct Bearzot ha annichilito gli avversari tra gli applausi del presidente Pertini e del re di Spagna, ma nato a Roma, Juan Carlos.
Era quella una squadra uscita con le ossa rotte dal “calcioscommesse”, uno scandalo sportivo che ha minato nel profondo la credibilità del movimento calcistico con partite vendute e /o comprate, quella che ha vinto quel titolo, il primo Mondiale del dopoguerra, dopo i due vinti nell’era fascista. Era quello della mia gioventù, seguito da quello del 2006 o della mia maturità.
Trentanove anni dopo quella festa, una nazionale assemblata in soli tre anni dal ct Mancini è riuscitaa raggiungere una finale dopo essere uscita con le ossa rotte dalle qualificazioni mondiali del 2018 e dalla pandemia di covid che imperversa nel mondo.